Con l’intervento di ritidectomia è possibile distendere la pelle del viso e del collo e migliorarne il contorno, mediante l’asportazione della cute in eccesso e la sospensione delle fasce muscolari sottostanti. L’intervento può essere limitato a un solo settore del viso o essere esteso all’intero volto a seconda delle problematiche individuali. L’effetto generale di ringiovanimento può essere migliorato associando, contemporaneamente o successivamente, interventi aggiuntivi quali la blefaroplastica, la liposuzione localizzata, il lipofilling e il rimodellamento dello scheletro facciale. Le piccole rughe superficiali o altri piccoli difetti della pelle, che non vengono corretti con l’intervento di lifting facciale, possono essere trattati con terapie complementari quali l’impianto di fillers (es. collagene), la dermoabrasione, il laser ecc…
In considerazione dell’ampia variabilità del trattamento e delle sue diverse indicazioni, è bene che la/il Paziente discuta ampiamente con il Chirurgo le varie opzioni e i possibili risultati.
Le cicatrici che residuano all’intervento sono per la maggior parte situate in zone poco visibili (cuoio capelluto e solco retro auricolare), l’unico tratto esposto, a livello del margine anteriore del padiglione auricolare, nel giro di poche settimane diverrà impercettibile.
Il tipo di anestesia, la durata della degenza e la frequenza delle medicazioni, variano caso per caso e dipendono dalla tecnica impiegata.

Sebbene gli interventi di ritidectomia siano ben codificati, nondimeno possono essere gravati da rare anche se possibili complicanze; tra queste sono da ricordare l’infezioni post operatorie, gli ematomi, la sofferenza dei lembi cutanei delle ferite con ritardo dei processi di cicatrizzazione e la lesione, solitamente transitoria molto raramente definitiva, di rami terminali del plesso nervoso facciale.

Prima dell’intervento di ritidectomia:

 

  • Per la donna è opportuno non programmare l’intervento immediatamente prima o durante il flusso mestruale, anche se tale condizione non è preclusiva dello stesso.

  • Informare il chirurgo di qualsiasi trattamento con farmaci tipo: cortisonici, contraccettivi, antipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, tranquillanti o eccitanti ecc.

  • Sospendere l’assunzione di medicinali contenenti l’acido acetilsalicilico (Aspirina, Ascriptin, Bufferin, Cemerit, Vivin C ecc.) almeno 10 giorni prima dell’intervento.

  • Ridurre il fumo a 2-3 sigarette almeno due settimane prima dell’intervento. Il fumo riduce la perfusione cutanea e rallenta i processi di guarigione.

  • Segnalare la comparsa di raffreddore, mal di gola, tosse e malattie della pelle.

  • Nell’immediato post-operatorio, può essere utile la presenza di un accompagnatore/accompagnatrice.

 

Il giorno dell’intervento:

 

  • Lavare i capelli, struccare accuratamente tutto il viso.

  • Se l’intervento è praticato in anestesia generale, non assumere cibi ne bevande dalla mezzanotte

 

Dopo l’intervento di ritidectomia:

 

  • E’ importante mantenere intatta e pulita la medicazione fino al successivo controllo ambulatoriale.

  • Una certa dolenzia è frequente nell’immediato post-operatorio e può essere risolta con l’uso di leggeri antidolorifici (Novalgina o Efferalgan).

  • Se sono stati posizionati dei drenaggi, è normale che sulle garze compaiano delle macchie di sangue.

  • I punti di sutura cominciano a essere rimossi dopo circa una settimana dall’intervento.

  • L’inevitabile edema post-operatorio e l’echimosi cutanee, più o meno evidenti, tenderanno a risolversi spontaneamente nel giro di 15-20 giorni.

  • Sebbene non sia necessariamente richiesto un periodo di riposo nell’immediato post-operatorio, è opportuno astenersi dall’attività sportiva per almeno tre settimane.

  • Cosmetici e fondotinta potranno essere applicati sul viso dopo circa 7 – 10 giorni.

  • Evitare per almeno due mesi l’esposizione a intense fonti di calore (sauna) o raggi solari. Proteggere, comunque, le cicatrici visibili con creme a schermo solare totale per almeno 6-8 mesi.

  • Talvolta in corrispondenza delle cicatrici a livello del cuoio capelluto possono comparire piccole aree di alopecia (zone senza capelli) che, se evidenti, possono essere corrette ambulatorialmente.

  • Il grado di miglioramento ottenibile con un intervento di lifting facciale e la sua durata nel tempo dipendono da numerosi fattori; età, caratteristiche della cute, conformazione dello scheletro facciale e spessore del pannicolo adiposo, così come dalle abitudini individuali quali fumo e alimentazione.

Importante: Al minimo dubbio di un andamento anormale nel periodo post-operatorio, consultate il vostro Chirurgo.