Otoplastica

Le orecchie prominenti o “a ventola” possono essere corrette a partire dai 6-7 anni di età mediante l’intervento di otoplastica. L’intervento rimodella la cartilagine dell’orecchio utilizzando un accesso chirurgico che, il più delle volte, è localizzato a livello della superficie posteriore del padiglione, così facendo gli esiti cicatriziali sono modesti e nascosti nel solco retroauricolare. In realtà le anomalie congenite del padiglione auricolare sono numerose, possono essere monolaterali o bilaterali, e sono caratterizzate da deformità che possono coinvolgere in vario grado le strutture dello scheletro cartilagineo (orecchie prominenti, ipertrofia della conca, orecchio a coppa ecc.). Per ognuna di queste anomalie esiste uno specifico trattamento chirurgico che deve essere correttamente valutato e discusso.

L’intervento viene fatto in anestesia locale, senza necessità di ricovero. Nei soggetti più giovani, qualora vi sia la necessità di un trattamento precoce per evitare eventuali stress emotivi nella vita di relazione, il trattamento può essere agevolmente eseguito anche in anestesia generale. Il risultato è buono fin dai primi giorni, anche se condizionato dall’inevitabile edema post-operatorio che tenderà a regredire completamente nel giro di 3-4 settimane.

L’intervento di otoplastica è forse il più comune intervento di estetica, ciononostante vi possono essere alcune rare complicanze come l’infezione (condrite) che può causare, come esito, la distorsione o la necrosi della cartilagine auricolare, l’ematoma (sanguinamento post-operatorio) o la parziale recidiva del difetto che può richiedere un’eventuale revisione chirurgica. Per minimizzare tali rischi è importante seguire le indicazioni del Chirurgo per una corretta gestione del periodo post-operatorio.

Prima dell’intervento di otoplastica:

 

  • Per la donna è opportuno non programmare l’intervento immediatamente prima o durante il flusso mestruale, anche se tale condizione non è preclusiva dello stesso.

  • Informare il chirurgo di qualsiasi trattamento con farmaci tipo: cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, tranquillanti o eccitanti ecc.

  • Sospendere l’assunzione di medicinali contenenti l’acido acetilsalicilico (Aspirina, Ascriptin, Bufferin, Cemerit, Vivin C ecc.) almeno 10 giorni prima dell’intervento.

  • Ridurre il fumo a un massimo di 2-3 sigarette almeno due settimane prima dell’intervento. Il fumo riduce la perfusione cutanea e rallenta i processi di guarigione.

  • Segnalare la comparsa di raffreddore, mal di gola, tosse e malattie della pelle.

 

Il giorno dell’intervento di otoplastica:

 

  • Lavare i capelli, struccare accuratamente tutto il viso.

  • Se l’intervento è praticato in anestesia generale, non assumere cibi ne bevande dalla mezzanotte del giorno prima

 

Dopo l’intervento di otoplastica:

 

  • E’ importante mantenere intatta, asciutta e pulita la medicazione fino al successivo controllo ambulatoriale.

  • Una certa dolenzia è frequente nell’immediato post-operatorio e può essere risolta con l’uso di leggeri antidolorifici, non a base di ac. Acetilsalicilico (es. tachipirina).

  • Assumere terapia antibiotica a scopo profilattico per 3-4 giorni dopo l’intervento.

  • Per almeno 3 settimane è opportuno indossare, una volta rimossa la medicazione, una fascetta elastica paraorecchie soprattutto durante il sonno.

  • Sebbene non sia necessariamente richiesto un periodo di riposo nell’immediato post-operatorio, è opportuno astenersi dall’attività sportiva per almeno due settimane. Evitare di esporre le orecchie a traumi diretti per almeno un mese.

  • Talvolta le cicatrici retroauricolari possono esitare in cheloidi ipertrofici, in questo caso potrà rendersi necessario uno specifico trattamento o la revisione chirurgica.

  • Ancor più raramente i punti di sutura interni, che vengono utilizzati per rimodellare la cartilagine del padiglione auricolare, possono dare origine a una reazione infiammatoria e/o infettiva che può richiedere specifico trattamento locale.

Importante: Al minimo dubbio di un andamento anormale nel periodo post-operatorio, consultate il vostro Chirurgo.

Casistica clinica esemplificativa