Gli interventi di lipo-ristrutturazione, più comunemente detti lipofilling, sono procedure chirurgiche che consentono di prelevare tessuto adiposo, mediante liposuzione, da aree dove questo normalmente si accumula (es. parete addominale, fianchi, interno ginocchia ecc) e trasferirlo (iniettarlo) in altre zone per ricreare volume e spessore o correggere alterazioni del profilo corporeo.
La procedura consiste quindi in: liposuzione, lavaggio e filtraggio ed reinnesto del grasso così ottenuto, mediante cannule sottili, nelle zone che si è deciso di trattare.
Tutta la procedura è normalmente eseguita in anestesia locale, eventualmente associata a sedazione, in regime ambulatoriale o di day-surgery.
Negli ultimi anni la lipo-ristrutturazione sta avendo un crescente successo e i suoi ambiti di utilizzo si vanno progressivamente allargando. Questo perché la procedura è relativamente semplice, le complicanze rare e modeste e la scoperta che il tessuto adiposo è ricco di cellule staminali ne ha ulteriormente confermato la validità ed esteso le indicazioni.
Il lipofilling viene utilizzato nel trattamento estetico del volto (anche in associazione a tecniche chirurgiche più tradizionali), in chirurgia senologica (della mammella), per il rimodellamento del profilo del tronco e degli arti o nella correzione di difetti o avvallamenti esiti di pregresse liposuzioni. Ma anche per il trattamento di lesioni croniche come ulcere, decubiti o radiodermiti (esiti di trattamenti radioterapici) con interessanti risultati.
Più in particolare, uno degli campi dove la lipo-strutturazione ha trovato maggior impiego è quello della chirurgia senologica, sia estetica che ricostruttiva. In questa sede i risultati sono spesso molto buoni ma bisogna sottolineare che non è ancora stato chiarito il ruolo, nel tempo, delle cellule staminali e la loro ipotetica potenziale capacità d’influire sull’eventuale comparsa di neoplasie. Tuttavia, i primi studi scientifici sull’argomento sembrano escludere che vi sia una correlazione tra lipofilling e comparsa di tumori della mammella.
Come detto, le complicanze sono rare e modeste, le più comuni; echimosi e/o ematomi nella zona di prelievo o innesto, che andranno a spontanea risoluzione, transitoria dolenzia delle aree trattate e possibile infezione del grasso innestato (cellulite). Gli esiti cicatriziali residui minimi.
Il vero problema della lipo-ristrutturazione è, caso mai, il fatto che non è possibile quantificare a priori la percentuale di grasso che attecchirà rispetto a quella che andrà in contro a riassorbimento e quindi sono spesso necessari interventi ripetuti, soprattutto se il difetto da trattare è importante.
Per questa ragione, il risultato di un lipofilling non è definitivamente valutabile prima di un mese dal trattamento e comunque non prima della fine dell’intero ciclo previsto.
Al fine di minimizzare il rischio di complicanze è importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni del Chirurgo e sottoporsi a regolari controlli nel periodo post-operatorio.
Prima dell’intervento di lipo-ristrutturazione:
E’ opportuno non programmare l’intervento immediatamente prima o durante il flusso mestruale, anche se tale condizione non è preclusiva dello stesso.
Informare il chirurgo di qualsiasi trattamento con farmaci tipo: cortisonici, contraccettivi, antiipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, tranquillanti o eccitanti ecc.
Sospendere l’assunzione di medicinali contenenti l’acido acetilsalicilico (Aspirina, Ascriptin, Bufferin, Cemerit, Vivin C ecc.) almeno 10 giorni prima dell’intervento.
Ridurre il fumo a massimo 2-3 sigarette almeno due settimane prima dell’intervento. Il fumo riduce la perfusione cutanea e rallenta i processi di guarigione.
Segnalare la comparsa di raffreddore, mal di gola, tosse e malattie della pelle.
Il giorno dell’intervento di lipo-ristrutturazione:
Fare un bagno accurato con un buon detergente della cute e non applicare creme sul corpo.
Struccare accuratamente tutto il viso ed eliminare l’eventuale smalto dalle unghie.
Non assumere cibi né bevande dalla mezzanotte del giorno prima, se il trattamento è previsto in anestesia generale o sedazione.
Dopo l’intervento di lipo-ristrutturazione:
E’ generalmente presente un certo edema della regione trattata, talvolta associato a ecchimosi che possono durare per alcuni giorni. Di questi aspetti è necessario discutere con Chirurgo prima dell’intervento soprattutto quando la procedura viene realizzata a livello del volto.
Mantenere per almeno 4-5 giorni il bendaggio compressivo sulla zona dove è stato prelevato il grasso, per ridurre la comparsa di echimosi ed ematomi. Nei giorni successivi trattare tali aree con pomate tipo Lasonil o Lioton.
Per 4-5 giorni assumere terapia antibiotica a largo spettro d’azione tipo Augmentin 1 cp x 2 die.
Nei giorni immediatamente dopo l’intervento è frequente avvertire una certa dolorabilità locale che può accentuarsi con i movimenti. Come antidolorifici usare farmaci non a base di Ac. Acetilsalicilico (es. aspirina) o comunque con azione anticoagulante. Suggeriamo paracetamolo (Efferalgan) o nimisulide.
Attendere almeno un mese prima di esporsi al sole così come astenersi dall’attività sportiva.
Le piccolissime ferite corrispondenti ai fori di prelievo e iniezione del grasso sono di regola suturate con filo riassorbibile che non necessita di essere rimosso.
Importante; al minimo dubbio di un andamento anormale nel periodo post-operatorio, consultate il vostro Chirurgo.