Gli interventi di mastoplastica consentono di rimodellare mammelle eccessivamente voluminose o cadenti riducendone le dimensioni e/o sostenendole. Esistono numerose tecniche chirurgiche che, a seconda della situazione di partenza, vanno considerate e discusse con il Chirurgo.
Infatti, sebbene questo trattamento sia in grado di offrire, in genere, buoni risultati sotto il profilo del ripristino della forma e della consistenza, a esso residuano inevitabilmente cicatrici cutanee di diversa estensione, a seconda dell’entità del difetto e della tecnica impiegata, la cui qualità ed evoluzione non è sempre prevedibile e può dipendere dalle caratteristiche dei tessuti (es. elasticità) e dalla reattività individuale. Le cicatrici sono collocate attorno all’areola e dall’areola fino al solco inframammario, in molti casi è prevista anche una cicatrice in corrispondenza del solco inframammario la cui estensione dipende dalle dimensioni della mammella stessa.
Eventuali smagliature cutanee saranno ridotte o attenuate per effetto dell’asportazione della cute, ma non potranno essere cancellate. Dopo un intervento di mastoplastica riduttiva o mastopessi la funzione dell’allattamento può risultare compromessa. La durata nel tempo del risultato ottenuto con l’intervento di plastica dipende da numerosi fattori quali; volume e peso delle mammelle residue, qualità ed elasticità dei tessuti, eventuali successive gravidanze e variazioni ponderali.
Le varie tecniche chirurgiche prevedono tutte il rimodellamento della mammella mediante innalzamento del complesso areola-capezzolo, riduzione e riconfezionamento del tessuto ghiandolare e asportazione dell’eccesso cutaneo. Gli interventi di mastoplastica vengono di norma eseguiti in anestesia generale, con ricovero ospedaliero di 1-2 giorni, e comportano, nella maggioranza dei casi, il posizionamento di due drenaggi che vengono rimossi dopo 1-2 giorni.
Complicanze
Sebbene l’intervento di mastoplastica sia uno dei più comuni e frequenti interventi di chirurgia plastica, esso non è privo di possibili anche se infrequenti complicanze, tra queste sono da segnalare; il sanguinamento e l’infezione nell’immediato post-operatorio, così come fenomeni localizzati di liponecrosi e deiscenza delle ferite che possono comportare un allungamento dei tempi di guarigione e/o la revisione chirurgica. Molto più raramente possono comparire aree di sofferenza e necrosi della cute e del complesso areola-capezzolo.
Il risultato finale è da valutare non prima di 2-3 mesi per dare il tempo alle mammelle di assestarsi, mentre le cicatrici andranno in contro a un notevole miglioramento spontaneo nell’arco di 12- 18 mesi.
Al fine di minimizzare il rischio di complicanze è importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni del Chirurgo e sottoporsi a regolari controlli nel periodo post-operatorio.
Prima dell’intervento di mastoplastica:
Il giorno dell’intervento di mastoplastica:
Dopo l’intervento di mastoplastica:
Importante: al minimo dubbio di un andamento anormale nel periodo post-operatorio, consultate il vostro Chirurgo. |
Casistica clinica esemplificativa